Structural design in the architectural design process: Toyo Ito.
Carlo Gamboni, in Structure and Architecture, a cura di Paulo J.S. Cruz, CRC Press (2010).
Proceedings of the first International Conference on Structures and Architecture, ICSA 2010, Guimaraes, Portugal, 21-23 July 2010.
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Toyo Ito e gli ingegneri. Tre collaborazioni dopo Sendai.
Carlo Gamboni – ed. Alinea (2012).
Con i progetti successivi alla Mediateca di Sendai Toyo Ito ha inaugurato un fertile periodo di sperimentazione caratterizzato da una particolare attenzione verso i metodi innovativi di analisi e calcolo strutturale proposti da alcuni ingegneri con i quali ha avuto modo di collaborare. Tra di essi, Mutsuro Sasaki, Masato Araya e Cecil Balmond hanno svolto un ruolo fondamentale nell’evoluzione dell’architettura e del metodo progettuale dell’architetto giapponese, attraverso un confronto che si è espresso costantemente nel tempo. La tesi di fondo del saggio è che, nell’alternanza di queste collaborazioni, le coppie Ito-Sasaki, Ito-Araya e Ito-Balmond abbiano costituito delle entità progettuali specifiche, le quali, sebbene nell’ambito di una visione coerente di fondo riferibile allo stesso Ito, si sono caratterizzate per metodologie, strumenti e obiettivi propri, nonché per un vocabolario formale di fatto differenziato. L’obiettivo di questo scritto è indicare un esempio delle potenzialità che una progettazione di tipo collaborativo tra due discipline affini, quali sono l’architettura e l’ingegneria, può offrire oggi anche in relazione allo sviluppo degli strumenti informatici.
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L’architetto e l’ingegnere: integrazione dei ruoli nell’esperienza di Toyo Ito.
Carlo Gamboni, in Cemento futuro, a cura di Carmen Andriani, ed. Skira (2016).
In seguito alla realizzazione della Mediateca di Sendai (2001) Toyo Ito ha affiancato a lavori che seguivano il solco del suo consolidato modo di operare una serie di opere in cui ha iniziato a sperimentare un approccio innovativo nei confronti del rapporto tra progettazione architettonica e strutturale. In questa fase della sua carriera sono state particolarmente importanti le collaborazioni con tre affermati strutturisti, quali sono Mutsuro Sasaki, Masato Araya e Cecil Balmond.