La rigenerazione del polo scolastico è affidata a un sistema di percorsi e aree di sosta che razionalizza gli spazi pertinenziali degli istituti scolastici e permette di avere dei collegamenti protetti che rendono possibile un accesso condiviso alle dotazioni presenti (biblioteca, laboratori, attrezzature sportive). La realizzazione di piccoli ampliamenti dei percorsi in prossimità delle loro intersezioni favorisce la socialità anche in orario extrascolastico, in modo da generare l’effetto “campus” richiesto dal bando. Con lo stesso intento anche gli ingressi al campus vengono segnalati attraverso l’ampliamento della sezione del percorso. Di questo sistema fa parte anche il vasto spazio di fronte all’ingresso dell’Istituto Cattaneo che, caratterizzato dagli stessi elementi, potrà essere sviluppato come una piccola piazza pubblica. Per permettere anche agli alunni della scuola elementare di usufruire con maggior facilità e sicurezza delle attrezzature del campus si propone di aprire un ulteriore collegamento con via Galvani in corrispondenza di via Ginori.
In una delle due ipotesi elaborate si propone di spostare il volume dei laboratori per ottenere un sistema di percorsi più chiaro e soprattutto evitando una riduzione penalizzante delle aree pertinenziali della scuola media e, soprattutto, della scuola dell’infanzia. Con lo stesso scopo si propone in alternativa di aprire il passaggio presente tra i laboratori e il fronte dell’Istituto Cattaneo rendendo i laboratori stessi fruibili anche dagli altri istituti o dagli operatori del sub-ambito.
Il polo per lo sport offre al quartiere una dotazione più ricca rispetto al passato, con l’inserimento di piste per l’atletica leggera e campi polivalenti. In un’ottica di stretta connessione con il campus vengono integrate le attrezzature sportive attualmente carenti rispetto alla normativa vigente. In entrambe le ipotesi le attrezzature sportive aggiuntive possono essere rese indipendenti dal campo di calcio in modo da garantire una indipendenza d’uso rispetto ad esso.
Il sub-ambito di via Caselli. La nuova piazza, immaginata come luogo di connessione di questi ambiti con le nuove attività da insediare, è posta a confine con le aree scolastiche e con l’area sportiva. Dal lato opposto è bordata da dieci laboratori artistico-artigianali, raggruppati in blocchi omogenei per tipologia, che si allineano lungo il primo tratto di via Caselli, che viene pedonalizzato. Le edificazioni rappresentano un limite permeabile verso l’ampliato Parco Cestio, elemento complementare alla piazza e principale collegamento con la città grazie ai percorsi che lo attraversano.
Alle spalle dei laboratori un nuovo collegamento carrabile offre agli operatori una zona di parcheggio e di carico-scarico. Per tutte le tipologie è così garantito un fronte pubblico verso la piazza, con uno spazio di esposizione-vendita, e un accesso di servizio o per eventuali foresterie. Tale dualità si riflette nell’architettura degli edifici che, verso il parco, al piano inferiore sono chiusi, con poche bucature, mentre mantengono una grande trasparenza verso la piazza. I volumi del piano superiore sono invece pensati come delle scatole opalescenti parzialmente apribili che permettono di intravedere le attività che vi si svolgono all’interno, costituendo, illuminate di sera, un elemento fortemente identitario.
Sul lato nord è presente uno spazio multifunzionale con laboratori condivisi e uno spazio espositivo, il quale essendo adiacente al campus si offre come luogo di scambio culturale. La piazza si affaccia sulle attività sportive con una gradonata che raccorda le due quote e si offre come luogo di sosta e di incontro. Da qui accedono le scuole con un ingresso dedicato. L’accesso di praticanti e spettatori avviene invece attraverso un volume con funzioni di accoglienza. Al suo interno è presente un piccolo punto di ristoro che si ipotizza possa essere anche a servizio del polo scolastico e dei laboratori, nonché dei visitatori del cimitero acattolico.
Dati del progetto:
luogo: Roma
livello progettuale: concorso di progettazione in due gradi – I grado
committente: Comune di Roma – I Municipio
data progetto: marzo 2020