La realizzazione di un edificio pubblico all’interno di un quartiere come quello di Tor Marancia non può prescindere dal riferimento alle esperienze che hanno costituito i
migliori esempi che l’architettura italiana, in particolare romana, ha offerto nell’immediato dopoguerra. Date le difficoltà della situazione attuale, con lo stesso spirito di “ricostruzione” proponiamo un’architettura semplice, composta di elementi il più possibile standardizzati senza che ciò produca ripetitività e banalità; realizzata con materiali comuni e facilmente reperibili, ma impiegati con cura al fine di ottenere le massime prestazioni possibili in termini di benessere fisico e rispetto ambientale; un impianto planimetrico semplice, ma capace di innescare molteplici relazioni tra le parti che lo compongono.
Il programma funzionale, per la ricchezza di funzioni e utenze previste, ha richiesto una particolare attenzione nella definizione delle attività compatibili e nell’isolamento di quelle che potevano creare interferenze. Da qui la scelta di realizzare una serie di volumi chiusi nei quali ospitare le attività che necessitano di maggiore concentrazione e di un elevato comfort acustico. Il più ampio di questi volumi, che ospita tutte le attività correlate alla danza, è sospeso al di sopra degli altri a delimitare uno spazio sottostante fluido e continuo. Questo spazio ospita, tra i volumi e al di sopra di essi, le attività di relazione e condivisione.
La stessa logica basata su un sistema di pieni e di vuoti dà forma anche agli spazi esterni, nei quali le attività che richiedono una delimitazione più netta sono evidenziate da
perimetri più o meno permeabili; i volumi virtuali che così si creano sono immersi in uno spazio continuo che da essi viene articolato.
La disposizione accurata degli elementi garantisce la massima continuità tra interno ed esterno in modo da collegare sia visivamente sia funzionalmente il giardino con la piazza pubblica di accesso attraverso il foyer, che attraversa in doppia altezza tutta la profondità dell’edificio. I volumi sono inoltre disposti in modo da garantire l’indipendenza funzionale tra le tre destinazioni d’uso previste.
Il Nucleo delle Arti, con l’area espositiva integrata all’interno del foyer e l’ingresso all’Aula Magna posto in prossimità dell’accesso, costituisce l’elemento di collegamento con la città. Le attività di formazione del Community Hub, maggiormente aperte al quartiere, sono poste al piano terra, connesse al foyer. I servizi, riservati a un’utenza più abituale, sono posti al di sopra di due dei volumi. Il desk di accoglienza del Polo Formativo è posto di fronte
all’accesso, ben visibile a chi entra nell’edificio. Accanto ad esso si trova l’accesso alla scuola. Il piano terra ospita le sale coro e orchestra e i relativi servizi per garantirne il
collegamento con l’Aula Magna.
La disposizione della scuola di danza su un unico livello è dovuta alla necessità funzionale di far sì che gli allievi, una volta cambiati, rimangano sullo stesso piano, mentre la scelta di occupare l’ultimo livello permette di illuminare le sale con luce indiretta zenitale grazie a sistemi di controllo della luce solare in copertura.
L’accesso pedonale all’area avviene da una piazza che si allunga su viale di Tor Marancia per circa cinquanta metri in corrispondenza di via dell’Accademia del Cimento. Una doppia cancellata scorrevole garantisce la massima permeabilità con la strada.
La piazza, che segue la lieve inclinazione della strada, è raccordata con l’area di ingresso all’edificio senza salti di quota per assicurare la massima accessibilità dell’edificio.
La posizione del parcheggio per gli utenti in adiacenza alla strada e in continuità con la piazza d’accesso fa sì che possa essere utilizzato per eventi all’aperto.
Nel giardino del community hub trovano spazio un campo polivalente per il basket amatoriale e il volley, un’area ombreggiata per i tavoli da ping-pong e per gli scacchi,
un’area giochi per bambini.
Dati del progetto:
luogo: Roma
livello progettuale: concorso di progettazione in due gradi – I grado
committente: Comune di Roma
data progetto: marzo 2021